Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Nerina, l'Associazione che ama gli animali

Immagine
Anche una Pulce può scatenare un grandissimo cambiamento . Fino a stravolgere la vita. Anzi, le vite di Nathalie e Spartaco , che dal Canton Ticino, a pochi passi dal confine, hanno eletto Boa Vista come rifugio. Ma non per loro: per i cani e i gatti dell’isola , per la loro cura, la sterilizzazione, la ricerca di nuove famiglie locali e internazionali. Puce (pulce in francese), la cucciola di Nerina, è stata trovata da questa coppia durante una vacanza. La cagnolina era finita accidentalmente sotto la macchina di un vicino di casa che stava facendo retromarcia, e lo schiacciamento delle zampe posteriori sembrava non dare scampo. E invece, l’intuizione di una riabilitazione in acqua ha ribaltato quella sentenza. Quella vasca riabilitativa ha trovato collocazione nella zona industriale di Sal Rei, intorno alla quale è nata la clinica rifugio che oggi conta più di tre anni di attività . La struttura dell'Associazione Nerina è un grande quadrato di 1600 metri quadri , 40X40. Ospita

Loide e Leonardo, le due anime del Blu Mery

Immagine
- Senza di me è perso. -E tu, sei persa senza di me? - Non credo proprio . Si sono sposati solo due anni fa nel loro locale, il Blu Mery, che si trova subito all’ingresso di Sal Rei. Ma stanno insieme dal 1994, Leonardo e Loide. Il matrimonio lo hanno voluto in pieno stile capoverdiano, una festa allegra e lunghissima circondati da duecento amici e parenti, e insieme a loro si è sposato anche il nipote di lei. Ma le radici di questo amore che non smette mai di essere friccicarello nascono e crescono a Roma . Loide, bubista vera, arriva in Italia a vent’anni e a Roma ha la sua rete capoverdiana di sicurezza e inizia a curare bambini, poi a fare le pulizie. La comunità era numerosa e molto unita (nel 2014 vivono nella Capitale circa 1500 capoverdiani, con Piazza Fiume come zona di ritrovo) e frequenta i luoghi dei sui connazionali, come la discoteca Criola del quartiere Tiburtino. Ed è andata che è bastato uno sguardo incrociato durante un’affollatissima serata per non separarli pi

Joke e il KiteKriol: capoverdianissimi.

Immagine
Che cosa regala il kitesurf rispetto ad altri sport? La libertà. Non ci pensa un attimo Joke, quando glielo chiedo. E anche la motivazione arriva di getto: perché quando vai in acqua stacchi con tutto, non si pensa più a nulla. Joke mi parla seduto ad un tavolo liscio e lucido, coi piedi sulla sabbia, sotto la veranda coperta di foglie di palma del suo Kitekriol, la scuola di kite raggiungibile da Sal Rei con una bella passeggiata lungo la spiaggia o dietro le dune, oppure in bici, in quad e in auto. La scuola è una solida struttura di legno riconoscibile da lontano per il suo logo essenziale , bellissimo. Di fianco alle rimesse per le attrezzature, una piccola reception e uno spazio grande per mangiare, cullarsi sull’amaca e sulle altalene, prendere il sole o giocare a ouril o a carte . Ma il protagonista è il mare, da sempre . Una baia larga sempre battuta dal vento, il vero divertimento per gli amanti degli sport acquatici. Invernali. Sì, perché il kite si pratica essenzialmente da