Ginevra, il lato femminile del surf (e non solo)
Ginevra, puoi tradurre tu per me? Ginevra è un nome bellissimo. Poi, se la ragazza che lo porta ha ricci leggeri che giocano con il sole e un accento fiorentino inconfondibile, capite che il quadro è dipinto. Eppure di rinascimentale c’è poco, se non la bellezza. Questa ragazza, che da quasi tutta la sua vita si divide tra l’Italia e Boa Vista , è la ventiquattrenne che tutte noi vorremmo essere. Con uno sguardo ironico e già un filo disincantato che però la arricchisce ancora di più di sfumature. La Rivoluzione di Bellezza che Ginevra ha portato alla luce è un modo di vivere in un luogo che è anche la sua terra ma che conserva, tra gli abitanti e i numerosi operatori del turismo e della ristorazione che qui vivono più o meno in pianta stabile inevitabilmente si crea, una certa diffidenza. Ma non solo. Non si tratta solo di lontananza culturale tra i nativi e chi arriva sull’isola per lavorare. No, anzi: quella si assottiglia fino ad attenuarsi con il tempo e ovviamente con