Post

Tith: il mondo attraverso i suoi occhi

Immagine
Tith Ramos è un’istituzione , a Boa Vista. Lo si incontra facilmente per strada: ovunque ci sia qualcosa, lui c’è. Pronto a fotografare. In questo momento storico, Tith è il testimone più attivo e continuativo di ciò che accade . Un documentarista che osserva e poi immortala, cogliendo il lato positivo delle cose, sempre , anche in questo momento di motore al minimo, in attesa che la Repubblica inizi a pensare a come ridare di gas e riaprire al turismo in maniera organica. Oggi lo vediamo così, a spasso per le strade di Sal Rei, con la sua coppola e questi occhi incredibilmente azzurri . Ma la sua storia è ricca, animata da un sentimento in particolare: la curiosità. Per questo, è difficile andare con ordine, con lui. È più facile procedere per immagini, perché quelle che racconta sono pennellate piene di colore . La sua famiglia ha origini ebraiche . E’ riuscito a recuperare le foto del bisnonno, parla del trisavolo, di una famiglia ebrea fuggita dalle persecuzioni in Marocco verso Ca

Nerina, l'Associazione che ama gli animali

Immagine
Anche una Pulce può scatenare un grandissimo cambiamento . Fino a stravolgere la vita. Anzi, le vite di Nathalie e Spartaco , che dal Canton Ticino, a pochi passi dal confine, hanno eletto Boa Vista come rifugio. Ma non per loro: per i cani e i gatti dell’isola , per la loro cura, la sterilizzazione, la ricerca di nuove famiglie locali e internazionali. Puce (pulce in francese), la cucciola di Nerina, è stata trovata da questa coppia durante una vacanza. La cagnolina era finita accidentalmente sotto la macchina di un vicino di casa che stava facendo retromarcia, e lo schiacciamento delle zampe posteriori sembrava non dare scampo. E invece, l’intuizione di una riabilitazione in acqua ha ribaltato quella sentenza. Quella vasca riabilitativa ha trovato collocazione nella zona industriale di Sal Rei, intorno alla quale è nata la clinica rifugio che oggi conta più di tre anni di attività . La struttura dell'Associazione Nerina è un grande quadrato di 1600 metri quadri , 40X40. Ospita

Loide e Leonardo, le due anime del Blu Mery

Immagine
- Senza di me è perso. -E tu, sei persa senza di me? - Non credo proprio . Si sono sposati solo due anni fa nel loro locale, il Blu Mery, che si trova subito all’ingresso di Sal Rei. Ma stanno insieme dal 1994, Leonardo e Loide. Il matrimonio lo hanno voluto in pieno stile capoverdiano, una festa allegra e lunghissima circondati da duecento amici e parenti, e insieme a loro si è sposato anche il nipote di lei. Ma le radici di questo amore che non smette mai di essere friccicarello nascono e crescono a Roma . Loide, bubista vera, arriva in Italia a vent’anni e a Roma ha la sua rete capoverdiana di sicurezza e inizia a curare bambini, poi a fare le pulizie. La comunità era numerosa e molto unita (nel 2014 vivono nella Capitale circa 1500 capoverdiani, con Piazza Fiume come zona di ritrovo) e frequenta i luoghi dei sui connazionali, come la discoteca Criola del quartiere Tiburtino. Ed è andata che è bastato uno sguardo incrociato durante un’affollatissima serata per non separarli pi

Joke e il KiteKriol: capoverdianissimi.

Immagine
Che cosa regala il kitesurf rispetto ad altri sport? La libertà. Non ci pensa un attimo Joke, quando glielo chiedo. E anche la motivazione arriva di getto: perché quando vai in acqua stacchi con tutto, non si pensa più a nulla. Joke mi parla seduto ad un tavolo liscio e lucido, coi piedi sulla sabbia, sotto la veranda coperta di foglie di palma del suo Kitekriol, la scuola di kite raggiungibile da Sal Rei con una bella passeggiata lungo la spiaggia o dietro le dune, oppure in bici, in quad e in auto. La scuola è una solida struttura di legno riconoscibile da lontano per il suo logo essenziale , bellissimo. Di fianco alle rimesse per le attrezzature, una piccola reception e uno spazio grande per mangiare, cullarsi sull’amaca e sulle altalene, prendere il sole o giocare a ouril o a carte . Ma il protagonista è il mare, da sempre . Una baia larga sempre battuta dal vento, il vero divertimento per gli amanti degli sport acquatici. Invernali. Sì, perché il kite si pratica essenzialmente da

Debhora e Giacinto, alla scoperta del Tesouro do Mar

Immagine
È l’isola che decide per te. Me lo ripete ogni volta che ci vediamo, Debhora. Non perché abbia particolari capacità divinatorie, anche se quei suoi occhi verdi come acqua marina potrebbero ipnotizzare chiunque. Ma perché per lei e Giacinto è andata proprio così. Quando sono arrivati a Boa Vista, questa coppia ne aveva già viste delle belle . Si sono conosciuti sulle piste da ballo, e dall’area di Torino sono presto partiti insieme per il Brasile. Lei, assicuratrice ma con altri piccoli lavori per arrivare, da sola, a fine mese, ha seguito Giacinto, che ha sempre lavorato nelle costruzioni, nei progetti che lo portavano là. E poi sono tornati, ma hanno capito sin da subito di voler cercare qualcosa per entrambi. Ma qualcosa ha trovato loro, appunto. Non sei tu a decidere . Mi succede spesso di ascoltare le storie di chi arriva a Capo Verde con un’idea, che si rivela inapplicabile, o che ne nasconde altre, al momento invisibili . Capita in realtà a molti di noi di avere svolte ina

Ondas Para Elas, un progetto di sorellanza

Immagine
Nella vita arriva sempre un tempo per tutto . E a Boa Vista la pandemia ha fatto riflettere su come creare nuove connessioni , differenti, quando il turismo ha subito un’improvvisa battuta d’arresto e l’isola ha ripreso respiro, lasciandosi riscoprire dai suoi abitanti. Che, curiosamente, da molto tempo – se non da sempre - hanno lasciato la bellezza del mare ai turisti , tenendosi la fatica della pesca o poco più. Di questa mancanza si sono accorti soprattutto gli “operatori” del settore. Il gruppo che ogni giorno apriva le scuole di sport acquatici, composto da istruttori e praticanti, ha fondato l’ Associazione Francois Guy e ha ragionato su come colmare questo distacco cultural e con l’Elemento fondamentale, il mare. Avvicinare la popolazione , che non sa nuotare o che, incredibile a dirsi, non lo ha mai visto, ha attivato soprattutto la componente femminile di questo gruppo. Che ha pensato alle donne, fulcro della vita capoverdiana, tanto fondamentali quanto da valorizzare. Onda